PASSEGGIATE CON I CANI

Un pezzo di pane bianco senza sale. È il dono che un vecchio scrittore offre ai suoi cani in una sorta di comunione dopo che una disputa a cena ha contrapposto gli amanti dei cani agli amanti dei gatti: come succede per tante cose, il mondo su questo è diviso in due. Ma lui è dalla parte dei cani. Avviandosi lentamente con i suoi fedeli amici lungo l’antica e bellissima strada in cui ha la fortuna di abitare, il vecchio scrittore ricorda il suo arrivo a Roma negli anni sessanta da speranzoso giornalista, i lavoretti bizzarri accumulati per sopravvivere e per mantenere la ragazza che ha amato sulla riva del mare, lo strano mondo del cinema, una bohème colorata e fumosa in cui addentrarsi, i caffè di piazza del Popolo, una vacanza siciliana, un poeta tradito, una grande scrittrice madrina del suo primo romanzo, il racconto di una città bella come una canzone. E poi ci sono gli addii: agli amici che hanno veleggiato nella sua vita, a un ultimo amore evocato e custodito che se ne va nella notte, come tutto il resto.

 

SCARICA LA RASSEGNA STAMPA

UNA VITA ALL'ESTREMO

Il narratore di questa storia, ormai stanco e in età avanzata, riavvolge il filo di due vite opposte e parallele che dal 1892 al 1897 sono corse vicine: la sua, da semplice impiegato e segretario alla Società Geografica, e quella di Vittorio Bottego, esploratore in preda alla brama di vivere, sempre pronto alla sfida, adorante ammiratore di Stanley e della sua avventura africana tanto da farsene emulo arruolandosi come volontario al seguito delle truppe italiane in Abissinia dopo il massacro di Dogali. Da studioso di carte e diari ma anche da testimone, il narratore rievoca gli ultimi cinque anni di vita del capitano Bottego: intemerato e vincente esploratore del Giuba, ben deciso a portare a termine una seconda missione ancor più azzardata per svelare il mistero del corso del fiume Omo. Impresa il cui destino si intreccerà con quello della disfatta italiana ad Adua, fino alla tragica morte di Bottego in un’imboscata. Il ritratto di un uomo disposto a tutto pur di realizzare la propria vita.

 

SCARICA LA RASSEGNA STAMPA

QUATTRO UOMINI IN FUGA

Quattro sgangherati amici decidono di scrollarsi di dosso le nebbie e l'accidia del loro paesino padano per darsi all'Avventura e realizzare i propri sogni. Prima col rapimento di un toro da monta e nascondendolo in un Jolly Hotel in attesa del riscatto, ma con drammatiche conseguenze, e poi levando le tende alla volta di Roma per fondare un teatro off. La voce di Casablanca, il più appartato dei quattro, narra quindi una tragicomica vicenda di Don Chiscioti votati ai fallimenti: Paolo, che data la sua somiglianza con Jack Palance ambisce ai riflettori del teatro e del cinema, Elio, basso botolo ringhioso segnato da una fatale avarizia, Sauro, elegante ceramista mancato che le donne divorano con lo sguardo e infine Casablanca stesso, diventato regista per caso, impegnato in un difficile faccia a faccia con un suo protervo alter ego. L'inizio del teatro è disastroso ma poi entra in scena l'affascinante, ricchissimo N.N. che, pur tormentato da una crisi sentimentale, finanzia la loro impresa con una generosità di un mecenate di altri tempi. Basterà il denaro a tenere insieme i quattro amici sempre in fuga da sè stessi e dalla realtà? A fare naufragare i loro sogni saranno i sentimenti, "quel candelotto di dinamite che ognuno si porta appresso dalle parti del cuore e sempre pronto a esplodere". Dall'autore de La Malinconia dei Crusich un altro romanzo epico, ma questa volta di un'epica profondamente italica e provinciale narrata con un impasto di ironia e malinconia che strappa emozioni e risate a tempi sapientemente alterni.

 

RASSEGNA STAMPA

LA MALINCONIA DEI CRUSICH

Premio Viareggio per la narrativa e Premio Fiuggi per il romanzo storico

Quella dei Crusich è la storia vera di una numerosa famiglia vissuta l’intero arco del secolo scorso,  con due guerre mondiali, rivoluzioni, guerre civili e altri sconvolgenti avvenimenti  sotto i cicli della luna, a fare puntuale compagnia alla terra ruotante solitaria nell’universo.  Tutti i Crusich vivono nell’ombra di una tenace malinconia, una sorta di ineluttabile preventiva nostalgia della vita che rende le loro esistenze particolarmente avventurose e intense. Ombra che spinge il capostipite  a navigare per i mari nella vana ricerca di un introvabile altrove per approdare all’inizio del Novecento a Corfù dove metterà al mondo sei figli. Li seguiremo, soli o con le loro famiglie, in Italia durante l’acclamata nascita del fascismo, in Africa durante la fondazione di un breve e fragile Impero, in storiche battaglie su aspre montagne abissine, in campi di concentramento per lunghe prigionie sotto il sole dei deserti egiziani. E poi di nuovo in Italia, a Milano, durante la faticosa ricostruzione della città uscita dalle macerie del Secondo Grande Massacro Mondiale, a Roma nei movimentati, futili anni della Dolce Vita, in Sudamerica in cerca di vagheggiate fortune. Fino all’ultimo dei Crusich che si imbarcherà a sua volta per una navigazione solitaria lungo le coste della terraferma, i soli luoghi dove forse poter trovare, protetti dal mare e dalla luna, la perduta bellezza del mondo. Una storia di padri e figli che è insieme un’epica saga familiare e un romanzo storico del nostro tempo, narrata con una lingue lucida e travolgente.

PRIMO CAPITOLO

 

RASSEGNA STAMPA