Lampisterie - Privati abissi - Categoria Dan Brown

Durante la lettura del romanzo intitolato “Privati abissi” (Fazi Editore) di Gianfranco Galligarich, finito di stampare in aprile ma ricevuto in dono in marzo 2011, mi sono immaginato quasi subito hemingwayneggiato in compagnia dell’Autore

su alti sgabelli al banco di un similHarry’sBar, entrambi insediati giovaniholden nella Capitale degli Anni Sessanta con molti gettoni nelle tasche per una lunga telefonata, provenienti da un lombardo capoluogo (lui) e da un salentino territorio (io). Supponendolo decenni dopo, “ a stagionatura praticamente completata”, ripensatore di una Storia già scritta, durante il funerale di un conoscente suo d’annata, all’ombra di alcuni cipressi, con nelle tasche medicamenti per pronto soccorso a scompensato e tenebroso muscolo cardiaco, “a oltre tre volte dieci anni di distanza” dagli accadimenti narrati.
Apprezzandolo come Raccontatore di Storie “di gente dotata di ciò-che-conta”, con descritti  non dialoganti protagonisti uno Sprangato Partner, “appartato dentro il suo fisico costruito senza economia”, predestinato a sorprendere una Tipa Mascolina impegnata a lesbicare nel lettone con donna provvista di corpo “pieno di riservate e non mantenute promesse“, sua frettolosamente ammogliata“con sorriso a sfottere su bocca robustamente fatta”,ex paterincestuata e traumatizzata da un Grande Disastro prematrimoniale causato dalla Grande Falciatrice, mandatario il Gran Padre-Dio.
“Privati abissi” è stato scritto dal Calligarich quasi certamente compiendo un esercizio scrittorio, dopo “L’ultima estate in città”, romanzo d’esordio Premio Inedito 1973. Per consigliarlo come lettura, a prescindere dalla trama riassunta nella bandella editoriale, ho scritto questo testo compiendo un esercizio di mimesi scrittoria.

TRATTASI DI UN LIBRO DELLA CATEGORIA DAN BROWN
CON OMICIDIO-SUICIDIO MISTERIOSO NEL SALENTO
PER LETTORI AGOSTANI ACCASATI IN VILLAGGI VACANZE

Enzo Rossi Roiss