If, lamento di un giocatore di club, G.C.

Lamento di un giocatore di club

A volte, quando ho giocato e vinto,
penso proprio che avrei potuto essere
il primo al mondo,in quel maledetto
gioco che è il tennis.
Sì, se avessi iniziato da giovane
e non da adulto,
se avessi avuto un grande maestro
e non un petulante palleggiatore prezzolato,
se fossi stato più alto,
ma non impacciato, veloce.
Se fossi stato fisicamente più resistente
e meno labile psicologicamente,
più autorevole in campo,
o solo meno succube dell’avversario.
Se il mio dritto fosse stato devastante,
il servizio potente e sempre dentro
al primo colpo,
e se il rovescio fosse stato sempre teso, sulle righe
invece che troppo spesso fuori.
Se invece di subire i passanti
li avessi sempre inflitti, agli avversari.
Insomma se le cose fossero andate diversamente,
o magari solo se la madre di mia madre
avesse avuto le ruote, beh
credo proprio che pochi al mondo mi avrebbero battuto,
in quel maledetto gioco che è il tennis.

G.C. 1996