La mia vita era un fucile carico, Emily Dickinson

 

La mia vita era un fucile carico

appoggiato in un angolo

poi un giorno il suo padrone passò

mi identificò e mi portò con sé.

 

Adesso vaghiamo per boschi sovrani

e diamo la caccia alle cerve

e ogni volta che parlo per lui

le montagne rispondono pronte.

 

E quando sorrido una luce cordiale

brilla sulla vallata,

come se un viso vesuviano

potesse provare piacere.

 

E quando di notte passata una buona giornata

proteggo la testa del mio padrone

è meglio che condividere con lui

un profondo cuscino di piume.

 

Al suo nemico io sono mortalmente nemico

nessuno fa mai un'altra mossa,

quando lo fisso con occhio giallo

o un pollice imperioso.

 

Per quanto più a lungo di lui io possa vivere

egli deve vivere più a lungo di me

perchè io ho solo il potere di uccidere

ma senza la capacità di morire.

Emily Dickinson